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ARTI E MESTIERI

L’enoteca a salvaguardia dell’ambiente

Sapore diVino di Andrea e Sara

Usualmente le bottiglie di plastica vengono utilizzate solo per le acque minerali di ogni tipo: Gassate-Frizzanti e Naturali. Dopo averne consumato il contenuto la gente usa gettarle nei luoghi più disparati, infatti le bottiglie di plastica raramente vengono inserite nei cassonetti della raccolta differenziata dell’Ama. Io oggi sono venuto in via dei Durantini n° 24/a nell’enoteca “Sapore diVino” gestita da due persone speciali che hanno a cuore il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente: Andrea e Sara. I due giovani sposi, in questo momenti di crisi che attanaglia il “Bel Paese” Roma compresa, aguzzando l’ingegno per favorire la loro numerosa clientela hanno pensato bene di non gettare nei cassonetti le bottiglie di plastica ma di valorizzarle, inserendo al posto delle tipiche acque la “bevanda di Bacco”, il vino. Sara, una bella e semplice donna dai modi gentili con un sorriso luminoso aiuta il marito nella gestione dell’enoteca. È proprio lei che si occupa ogni giorno di sterilizzare le bottiglie e le taniche di plastica da 3 e 5 litri. Dopo averle sterilizzate con acqua calda e vapore, dopo averle fatte asciugare le mette a disposizione di Andrea che a sua volta dopo una accorta selezione dei vini presenti nella sua enoteca, versa nelle bottiglie di plastica la famosa bevanda tanto cara agli “Dei”. Ho assistito incredulo e stupefatto nel vedere Sara maneggiare, sterilizzare con maestria le bottiglie, ho notato con quanta passione questa simpatica giovane donna si dedica ad assistere con umiltà alle “performance” di Andrea e alle selezioni che questi fa con i vini. Andrea usa nella scelta dei vini da offrire alla sua clientela il manuale del pratico vinificatore, come un provetto sommelier. Chi di noi infatti almeno una volta nella vita non ha avuto a che fare con il “nettare di Bacco”? Non vi è definizione migliore per definire il vino, un bravo enologo come Andrea sa’ cosa sono i vini e come trattarli, sa’ come descriverne il processo di invecchiamento, conosce il gusto, il sapore, il colore di tutti i vini presenti nella sua ormai famosa enoteca. Solo dall’odore questo giovane imprenditore di se stesso capisce come e dove è stato prodotto il vino e riesce a definirne la provenienza. “Fare il vinaio come si usava dire una volta è diventata un’arte, la gente” dice Andrea, “pur nelle attuali difficoltà della crisi vuole e sceglie il meglio per bere un buon vino da poter inserire nella tavola durante i pasti. Ed io e Sara facciamo del nostro meglio per accontentare la nostra clientela che per fortuna ogni giorno è sempre più numerosa.” Dopo aver assaggiato un ottimo bicchiere di Nero d’Avola, lascio i miei amici auspicando loro tutto il bene possibile, sono giovani, simpatici, belli, intelligenti, audaci e soprattutto grandissimi lavoratori.

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